Alfabeto spagnolo con pronuncia

ALFABETO SPAGNOLO E PRONUNCIA

(Abecedario y pronunciación)

 

 

L’alfabeto spagnolo è composto da 29 lettere, le nostre 5 vocali e 24 consonanti: B (be), C (ce), CH (che); D (de), F (efe), G (ge), H (hace), J (jota), K (ka), L (ele), LL (elle), M (eme), N (ene), Ñ (eñe), P (pe), Q (cu), R (erre), S (ese), T (te), V (uve), W (uve doble), X (equis) Y (i griega), Z (zeta).





 

 

Grafema Nome Fonetica (in IPA)
A a [a]
B be [be]
C ce [θe]
CH che [ʧe]
D de [d̪e]
E e [e]
F efe [‘efe]
G ge [xe]
H hache [‘aʧe]
I i [i]
J jota [‘xot̪a]
K ka [ka]
L ele [‘ele]
LL elle [‘eʎe]
M eme [‘eme]
N ene [‘ene]
Ñ eñe [‘eɲe]
O o [o]
P pe [pe]
Q cu [ku]
R erre o ere [‘eɾe]
S ese [‘ese]
T te [t̪e]
U u [u]
V uve [‘uβ̞e]
W uve doble o doble uve [‘uβ̞e ‘ð̞oβ̞le]
X equis [‘ekis]
Y i griega [i ‘ɣ̞ɾjeɣ̞a]
Z zeta [‘θet̪a]

 

Come si vede l’alfabeto spagnolo è sostanzialmente uguale a quello italiano. Fa eccezione solo la presenza della lettera Ñ.

La Ñ (eñe) è presente in moltissime parole spagnole, ed è di uso comune e quotidiano, basti pensare che lo stesso nome del paese la riporta: España. Su come scrivere la Ñ con una tastiera italiana andare alla sezione “Caratteri speciali in spagnolo”.

PRONUNCIA E FONEMI

A livello fonetico lo spagnolo presenta due fondamentali difficoltà.

Alcuni suoni sono uguali a quelli italiani ma si scrivono diversamente, mentre in altri casi alcune lettere o consonanti si scrivono come in italiano ma si pronunciano diversamente. Ci possono essere quindi casi in cui s’incontrano parole scritte come in italiano ma che si pronunciano in maniera diversa o al contrario parole scritte in maniera diversa ma la cui pronuncia è molto simile all’italiano.

Prima di esporre nei particolari le regole facciamo quindi alcuni esempi tipici:

“Pollo” in spagnolo si scrive “pollo” ma si pronuncia “poglio”. Se in un ristorante chiedete un pollo, pronunciandolo all’italiana, nessuno vi capirà. Anzi, vi porteranno un polo (ghiacciolo).

“Compagno” in spagnolo si dice Compañero, ma anche se scritto in maniera diversa si pronuncia in maniera simile; “compagnero” e non “companero”

In dettaglio i principali fonemi spagnoli:

 

LL si deve leggere come il nostro GL.

Esempi: calle (strada) si pronuncia “caglie”; hallar (trovare) si pronuncia “agliar”; gallina (gallina) si pronuncia “gaglina”, Bella (bella) si pronuncia “beglia”.

Ñ si deve leggere come il nostro GN

Esempi: España (Spagna) si pronuncia “espagna”; compañero (compagno) si pronuncia “compagnero”; compañía (compagnia) si pronuncia “compagnia”; araña (ragno) si pronuncia “aragna”.

CH seguita da una vocale ha il suono della nostra CI.

Esempio: charlar (chiacchierare) si pronuncia “ciarlar”, charco (pozzanghera) si pronuncia “ciarco”.

TRUCCO: Per apprendere questa regola fonetica si pensi ai noti lecca lecca di marca spagnola “Chupa chups” molto conosciuti in Italia e che tutti pronunciamo correttamente.Chupar significa infatti “succhiare – ciucciare”.

QU viene utilizzata solo per riprodurre il suono K quando questo è seguito dalle vocali E, I. La U non è mai pronunciata. È l’equivalente dei nostri che,chi.

Esempi: Querer (amare/volere) si pronuncia “kerer”; quemar (bruciare) si pronuncia “kemar”; que (che) si pronuncia “ke”, porque (perché) si pronuncia “porke”.

Il nostro suono QUA, QUO, è sempre trascritto con la CU, cuando (quando), cuanto (quanto), e si pronuncia come in italiano oltre ad avere lo stesso significato.

GUE GUI si pronunciano come i nostri GHE GHI. Fa eccezione solo se sulla U appare una dieresi (Ü), in questo caso si pronuncia come in italiano.

Esempi: guía (guida) si pronuncia “ghia”.Pingüino (pinguino) si pronuncia invece “pinguino” e non “pinghino” perché la u possiede la dieresi.

B e V:

Hanno lo stesso suono bilabiale e possono essere confuse. Móvil (cellulare) può essere udito come “mobil”.

La C seguita dalle vocali A, O, U, si pronuncia come in italiano.

GN è un gruppo consonantico che non va pronunciato come in italiano ma separando la G dalla N. Ignorancia (ignoranza) va pronunciato “ig/norancia”. Stessa cosa per la parola ignoto, (ignoto) che si pronuncia “ig/noto”

CURIOSITÀ: C’è una parola spagnola che negli ultimi anni è diventata famosa, soprattutto all’estero, grazie all’omonimo movimento di protesta cominciato a Madrid l’15 maggio del 2011, Los idignados (gli indignati). Quasi tutti i servizi televisivi italiani pronunciavano in maniera sbagliata la parola che va pronunciata in realtà “indig/nados”.Un’altra curiosità è che in Spagna non ci si riferisce mai al movimento degli indignados ma al movimento del 15M (cioè al movimento del 15 maggio).

H è sempre muta e non si pronuncia

A queste fonemi, sostanzialmente facili da apprendere e che, pur scritti in forma diversa, fanno parte della nostra fonetica, bisogna aggiungerne alcuni i cui suoni sono invece assolutamente diversi.

CE – CI

La C seguita da E e I non corrisponde ad alcun suono italiano. Il suono può ricordare una Z pronunciata con la lingua in mezzo ai denti, marcando sul sibilo. Un trucco è utilizzare come riferimento la pronuncia del “th” inglese, come “thanks”.

Esempio: cinema (che si scrive uguale che in italiano e significa la stessa cosa) va però pronunciato“czinema”. Stessa cosa per cena (cena) che va pronunciato “czena”.

La lettera Z si pronuncia come la C nei suoni “ce – ci”. La differenza è che la Z è sempre pronunciata in questa forma.

CC

Quando la C è doppia si pronuncia marcando la prima C come fosse quasi una K e sibilando la seconda C.

Esempio: acción (azione) si pronuncia “akczión”. Accidente (incidente) si pronuncia “akczidente”

GE, GI, J

La G e la J hanno un suono fortemente aspirato. La J davanti a tutte le vocali, la G solo se seguita da E o I.

Roja (rossa) si pronuncia aspirando marcatamente il suono di una K (come se uno stesse raschiandosi la gola) e non va confuso con roca (roccia) dove la C si pronuncia come in italiano. Stessa cosa con justicia (giustizia) e jardín (giardino) e Pájaro (uccello), e Trabajo (lavoro).

Nel caso della G il suono è leggermente più facile. Gente (gente – ancora una volta una parola uguale all’italiano) si pronuncia “gkente” aspirando profondamente il suono della G. Genio (genio) si pronuncia “gkenio”

La G davanti alle vocali che non siano E e I ha lo stesso suono che in italiano.

In generale una corretta conoscenza dei simboli fonetici dello spagnolo aiuta a rendere questa lingua più comprensibile e in parte elimina il rischio di confondersi con almeno alcuni gruppi di FALSI AMICI.

Esempio: llegar. Una persona che non sa che la doppia L corrisponde al nostro GLI/GLE leggerà questa parola “legar” e potrà cadere nell’errore di pensare che significhi “legare”. Se invece la legge correttamente (gliegar), almeno capirà che non ha nulla a che vedere con l’azione di legare. Llegar significa “arrivare” ed è un verbo della prima coniugazione.

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