Congiunzioni coordinanti in spagnolo

Congiunzioni coordinanti in spagnolo (Conjunciones coordinadas en español)

Le principali congiunzioni in spagnolo sono: YNIOPEROPUES

Y

La y è l’equivalente della nostra “E”.

Non c’è molto da dire, il suo utilizzo non presenta difficoltà.

Attenzione: per evitare una ridondanza di suoni ricordarsi che la y cambia in e davanti a parole che cominciano per I o HI.

Quindi diremo: Juan y Cristina son amigos (Juan e Cristina sono amici), mentre diremo: Juan e Isabel son amigos. E anche diremo: Manuel y Vito son padre e hijo (Manuel e Vito sono padre e figlio).

NI

Ni è l’equivalente del nostro “NÉ”. Non presenta nessuna accezione o difficoltà.

O

La o ha la stessa funzione della nostra “O” ed indica una opzione tra due o diverse possibilità. Non presenta alcun tipo di difficoltà.

Attenzione: la o diventa u davanti alle parole che cominciano per O o HO.

Esempio: Me molesta tener que elegir entre uno u otro (mi disturba dover scegliere tra l’uno o l’altro).

PERO

Corrisponde al nostro “MA” o al nostro “PERÒ”. Un italiano apprende a usarlo con gran rapidità. Nessun problema quindi, eccetto uno: ATTENZIONE ALLA PRONUNCIA.

Non è raro incontrare italiani che hanno raggiunto un tal livello di castigliano da non essere riconosciuti come stranieri. Ciò nonostante, a volte, sono traditi proprio dal caro pero. Ricordarsi, anche se non è facile, che il pero spagnolo non ha accento finale. Si pronuncia come l’albero, l’albero del pero. Spesso gli spagnoli prolungano il suono della “e”, così che suoni: peero. Quería ir al cinema peeero al final no fui (volevo andare al cinema però/ma alla fine non andai).

PUES

Parliamo del pues in questo capitolo perché a volte è utilizzato come congiunzione ed equivale al nostro “quindi” o “dunque” o “poiché”.

Esempio: No iremos, pues no nos ha invitado (non andremo poiché non ci ha invitato).

In realtà pues è una di quelle parole spagnole, usatissime, che spesso non è possibile tradurre in italiano.

Il castigliano è una lingua piena di interazioni con valore enfatico che hanno lo scopo manifesto di dargli ritmo. La ragione principale è che gli spagnoli tendono a rubarsi reciprocamente la parola. A differenza che in Italia però, questo non si fa per mancanza d’interesse o disaccordo ma al contrario per manifestare interesse. Insomma: se state dicendo qualcosa di divertente o interessante lo spagnolo tenderà a interrompervi. Per questo il castigliano è pieno d’interazioni che servono per: mantenere la parola; recuperare la parola e rubare la parola al tuo interlocutore.

Parleremo di questo in un capitolo apposito, per ora limitiamoci al pues.

Il nostro consiglio è di non pensare al pues come a una parola che abbia un corrispettivo in italiano.

Potrete incontrare un pues come risposta o replica a qualcosa.

Esempio: al domandare a un amico se è andato al cinema (¿Te has ido al cinema?) facile che vi risponda: pues, sí o pues, no. In generale raramente gli spagnoli vi risponderanno solo si o solo no.

A volte potete incontrarlo come equivalente di un nostro “boh”. ¿Qué quieres para comer? (che vuoi da magiare?) Pues, no sé (Boh, non so).

Altri esempi:

  • Me encanta esa camiceta. Pues, compratela (Adoro questa maglietta. Allora compratela – traduzione approssimativa);
  • Debería irme a trabajar. Pues, vete (dovrei andare a lavorare. E allora vai – traduzione approssimativa);
  • Debería llamarla. Pues, hazlo (dovrei chiamarla. Allora fallo);
  • Pues, no sé si a él le gusta (non so se a lui gli piace)
  • Pues, vale (ok).

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