Maschile e femminile in spagnolo

Maschile e femminile in spagnolo

(Masculino y femenino en español)

 

Per un italiano il maschile e il femminile in spagnolo sono abbastanza intuitivi.

In generale non sarà complicato muoversi con una certa agilità.

Prima di esporre le regole nel dettaglio vogliamo però sottolineare alcune parole, simili o uguali all’italiano che hanno un genere diverso. Non sono queste propriamente dei falsi amici, ma nascondono comunque un tranello in cui un italiano può facilmente cadere.

Ecco i più comuni: la metro in spagnolo si dice el metro. Il latte in spagnolo si dice la leche. La mappa, in spagnolo si dice el mapa. Il sale in spagnolo si dice la sal. L’aria in spagnolo si dice el aire. Il sangue in spagnolo si dice la sangre.

Regole di base:

  • Sono maschili tutti i sostantivi che finiscono in O e E o per consonante.
  • Sono femminili tutti i sostantivi che finiscono in A.

Normalmente per formare il femminile di un sostantivo maschile si toglie la O per sostituirla con la A o si aggiunge quest’ultima alle parole che finiscono in consonante.

Esempio: hermano/a (fretello/sorella); gato/a (gatto/a), tío/a (zio/a); amigo/a (amico/a); gobernador/a (governatore/governatrice).

La regola è applicabile anche per gli aggettivi coniugati insieme al sostantivo che definiscono.

Esempio:bello/a (bello/a). Malo/a (cattivo/a). Aburrido/a (noioso/a). Sucio/a (sporco/a).

Ci sono naturalmente molte eccezioni: la moto (la moto) è femminile, cosi come la foto, la mano, la lumbre (il fuoco), la leche (il latte).

El día (il giorno) è maschile, come el mapa (la mappa), el clima (il clima), la sal (il sale).

Alcuni nomi formano il femminile con la così detta terminazione di origine colta: -isa, -ina, -esa, -iz.

Esempio: príncipe/princesa (principe/principessa); rey/reina (re/regina); actor/actriz (attore/attrice).

I nomi dei giorni della settimana, dei mesi, dei fiumi, dei monti e degli alberi da frutto sono generalmente maschili. Mentre i frutti sono generalmente femminili.

Esempio: la naranja (l’arancia), la manzana (la mela) la mandarina (il mandarino), la piña (l’ananas).

Fanno eccezione el higo (il fico), el limón (il limone), el melocotón (la pesca), el platano (la banana), el pomelo (il pompelmo).

Nomi di genere comune o ambiguo

Alcuni nomi in spagnolo hanno un’unica forma per il femminile e il maschile.

Esempio: el/la testigo (testimone); el/la suicida (suicida); el/la mártir (martire); el/la intérprete (interprete).

Nomi con duplice significato

Alcuni nomi cambiano di significato se usati al maschile o al femminile.

Esempi: el editorial (l’editoriale), la editorial (la casa editrice). El frente (il fronte), la frente (la fronte). El capital (il capitale) la capital (la capitale), El cura (il prete), la cura (la cura).

Esistono anche alcuni sostantivi che presentano un maschile e femminile completamente diverso (molti sono i medesimi che in italiano).

El hombre (l’uomo), la mujer (la donna)

El caballo (il cavallo), la yegua (la cavalla).

El toro (il toro), la vaca (la vacca).

El padre (il padre), la madre (la madre).

Approfondimento:

Tutti i nomi propri di stati e città che finiscono per A atona sono femminili.

Esempio: La Inglaterra isabelina (l’Inghilterra isabellina), la Granada artistica (la Granada artistica).

Tutti i nomi di stati e città che finiscono per A tonica, per un’altra vocale o per consonante sono di solito maschili. Esempio: El Panamá de hoy en día (il Panamá di oggi), Madrid es bonito (Madrid è bella).

Ciononostante è possibile che l’influenza del genere del sostantivo “ciudad“ (femminile) possa influire sul genere della città stessa. È facile trovare esempi: la Madrid historica (Madrid storica).

Quando il nome di città viene preceduto dall’aggettivo todo per rappresentare la città intera, questa diventa generalmente maschile, esempio: se puede ver todo Barcelona (si può vedere tutta Barcellona/Barcellona intera).

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