Singolare e plurale in spagnolo
(singular y plural en español)
Spesso chi cerca di imitare maccheronicamente lo spagnolo aggiunge S a tutte le parole. In realtà la S alla fine di una parola è un suono molto comune nella lingua spagnola, ma ha un significato preciso: indica il più delle volte il plurale.
El hombre (l’uomo) – Los hombre-s (gli uomini).
El coche (la macchina) – Los choche-s (le macchine).
La cara (la faccia) – Las cara-s (le facce).
Non è difficile intuire che ottenere il plurale in spagnolo è più facile che in italiano. Ciononostante ci sono alcune regole che bisogna seguire.
Se la parola termina per vocale, semplicemente si aggiunge la S
Esempi: Casa – Casas (casa/e). Almohada – Almohadas (cuscino/i). Viejo – Viejos (vecchio/i).
Se la parola termina per consonante si aggiunge ES
Esempio: Sal – Sales (sale/i). Salón – Salones (salone/i). Pan – Panes (pane/i)
Se la parola finisce per Z e X si toglie la consonante e si aggiunge CES
Esempi: Feliz – felices (felice/i). Pez – Peces (pesce/i). Juez – Jueces (giudice/i).
A queste tre regole che si applicano normalmente bisogna tener presente anche:
Per tutte le parole che finiscono per una vocale che porta accento (eccetto quelle che finiscono per E), il plurale si forma aggiungendo ES. Fanno eccezione papá, mamá e sofá.
Tutte le parole che finiscono per S, come Mes (mese) o Portugués (portoghese), Dios(Dio) anche se hanno la S finale non sono plurali. Il plurale in questi casi si ottiene come per tutte le parole che finiscono per consonante; aggiungendo ES. (Meses, portugueses, Dioses).
Ci sono poi, come in italiano, gruppi di parole che possiedono solo il plurale. Le più comuni sono: Gafas (occhiali); Víveres (viveri); Esposas (manette); Honorarios (onorari); Tenazas (tenaglie); Tijeras (forbici).
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