Parole spagnole che generano equivoci. Il significato di finalmente, lunatico, tremendo, ciao.

Parole spagnole che generano equivoci. Il significato di finalmente, lunatico, tremendo, ciao.

Nel variegato mondo dei falsi amici che l’italiano condivide con lo spagnolo esistono alcune parole che si scrivono e si pronunciano e hanno lo stesso significato che in italiano ma con delle piccole differenze. La differenza è spesso così sottile che può passare inosservata, ciò nonostante un uso incorretto di queste parole può generare equivoci e confusioni.
Ecco le più comuni:

Lunatico:

Lunatico in spagnolo indica, come in italiano, una persona di umore volubile che può rapidamente passare dall’allegria alla tristezza o cambiare di opinione di forma brusca e ingiustificata. Ciò nonostante sconsigliamo vivamente di dare a uno spagnolo del “lunatico” perché molto probabilmente si offenderebbe. Se in italiano lunatico ha un senso lieve e provvisorio, in spagnolo indica un serio disturbo mentale. In pratica nel dargli del lunatico gli state dicendo che lo considerate uno schizofrenico.

Tremendo:

Se cercata sul vocabolario il significato di tremendo, vedrete che è lo stesso che in italiano, ciò nonostante nulla di più facile che, domandando a un amico un giudizio su un tal film (Qué tal ha sido la pelicula?), quello vi risponda: Ufff ¡tremenda! alludendo al fatto che gli è piaciuto molto.
Altra situazione molto comune è chiedere notizie su una ragazza o un ragazzo con cui un amico è uscito e che vi si risponda: ¿¡La chica era tremenda!
Attenzione, nella lingua parlata spesso gli spagnoli usano tremendo in una accezione positiva, anche molto positiva. Quando uno spagnolo utilizza questo aggettivo per un film, un libro, un avvenimento come una festa o una vacanza, intende spesso dire che è stato molto coinvolgente. Se lo utilizza riferendosi a una persona capace che voglia riferirsi al suo aspetto fisico, che ha valutato molto avvenente.
¿Te gusta Angelina Jolie? ¡Es tremenda!
¿Te gusta Brad Pitt? Este hombre es tremendo.
“Tremendo” nel senso italiano del termine è spesso tradotto invece con horroroso

Finalmente:

Difficile, molto difficile, cogliere la differenza tra il “finalmente” italiano e quello spagnolo. Essenziale però conoscerla.
Io posso dire in italiano: “Da molto tempo desideravo andare a vivere in Argentina e finalmente quest’anno ci sono riuscito”. In spagnolo una traduzione possibile sarebbe: Desde hace mucho tiempo deseaba ir a vivir en Argentina y finalmente este año lo he conseguido.
La traduzione è corretta, tutti vi capiranno e nessuno vi correggerà. Ciò nonostante non avete esattamente detto quello che volevate. Come già detto, lo spagnolo è una lingua molto precisa e spesso affida il reale significato di una frase a piccoli dettagli quasi invisibili.
Per capire bene di cosa parliamo facciamo un esempio dove la leggera differenza di significato risulti evidente (aggiungo che fu come me ne accorsi io e non nascondo che feci un salto sulla sedia).
All’interno di un articolo di cronaca nera lessi la seguente tragica notizia: El marido llevaba años pegando a su mujer y finalmente anoche la mató con un cuchillo (traduzione letterale: il marito da alcuni anni picchiava sua moglie e finalmente la scorsa notte l’ha uccisa con un coltello).
È evidente che in italiano, in questo contesto tragico, non useremmo mai “finalmente” (che per noi ha una accezione positiva). Attenzione quindi: finalmente in spagnolo ha un significato neutro che non comporta nessuna emozione, ne positiva, ne negativa, segnala solo che alla fine una cosa è avvenuta. Se vogliamo sottolineare che abbiamo realizzato un sogno non useremo finalmente ma por fin.

Ciao:

“Ciao”, (che gli spagnoli scrivono chao ma pronunciano “ciao”) è parola che ormai è entrata nel vocabolario di moltissime lingue, il castigliano non fa eccezione. Ciò nonostante bisogna tener presente un’importante regola.
Per fare in modo di ricordarsela ricorreremo a un episodio realmente accaduto.
Circa due anni fa una cara amica venne a trovarmi in Spagna. Si era da poco separata dal compagno e aveva voglia di conoscere gente. Cominciammo ad uscire e una sera capitò che la lasciai sola alla barra di un bar. Al ritorno la trovai confusa e sconsolata. Un bel ragazzo si era avvicinato e lei, ben felice, aveva accolto il gesto rispondendo con un informale e gioviale “ciao”. La reazione però non fu quella sperata: all’udire il chao il ragazzo aveva chiesto scusa e si era rispettosamente dileguato.
La mia amica non capiva cosa fosse andato storto, anche perché aveva più volte notato che gli spagnoli usavano frequentemente questa parola.
Le spiegai che chao, effettivamente, è parola molto usata ma non bisogna mai utilizzarla al principio di un incontro. Chao si usa solo al momento di lasciarsi. Praticamente lei aveva risposto con un secco “addio”.

Al conoscersi ci si saluta con un:

• Hola ¿qué tal?
• Muy buenas
• Buenos días
Mentre al finale di un incontro ci si saluta con un:
• Hasta luego
• Hasta pronto (solo se ci si rivedrà molto presto)
• Chao

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