Que difícil es hablar el español (testo con traduzione a fronte)
Non c’è miglior modo di inaugurare questa sezione (dove troverete informazioni sulla cultura spagnola e su tutto ciò che possa esservi utile per apprendere il castigliano), che tradurre una famosissima canzone che ha avuto in questi anni un grandissimo successo: Que difícil es hablar el español (che difficile è parlare lo spagnolo).
Gli autori sono due musicisti colombiani, i fratelli Nicolás e Juan Andrés Ondina, e fino ad ora la loro canzone ha accumulato su You-Tube più di 9 milioni di visualizzazioni. La ragione è semplice: dicono la pura verità, e non c’è persona che parli spagnolo che non si identifichi con il testo.
Lo spagnolo è difficile, e non solo per gli stranieri, ma anche, e soprattutto, per gli stessi spagnoli.
Dice la canzone: “se apprendi il castigliano, non muoverti di regione”, ed è questo un saggio consiglio. Infatti lo spagnolo è pieno di parole e modi di dire che da paese e paese cambiano di significato (anche radicalmente). Gli esempi sono molti e un elenco completo è praticamente impossibile. Spesso i cambi di significato si annidano nella lingua orale e nelle parole più semplici e di uso comune. A volte sono volgari, ma non solo.
Per esempio: in Spagna la fresa è la “fragola” ma in Messico è uno “snob” e in Colombia è un modo di invitare una persona a rilassarsi. In Spagna un porro è una sigaretta di marijuana (una canna), mentre in Colombia è un genere musicale. Una torta in Argentina è una torta ma in Spagna è un cazzotto sulla faccia. Famoso è il caso di capullo, che tecnicamente parlando è il bocciolo di un fiore (e come tale da il titolo a una famosissima canzone d’amore: Lindo Capullo ma in Spagna è un insulto, l’equivalente del nostro “coglione”. Possiamo garantire che la canzone in Spagna, nonostante l’evidente cortocircuito lessicale, è cantata e amata.
Un esempio conosciutissimo (anche se non citato dalla canzone) è l’utilizzo del verbo coger (prendere). In Spagna si utilizza per dire che si prende un taxi, un autobus, la metropolitana così come un aereo o i biglietti del cinema, ma in America Latina è invece utilizzato SOLO nell’eccezione volgare di PRENDERE CARNALMENTE una persona. Insomma il numero di spagnoli che in Argentina hanno affermato di aver avuto rapporti sessuali con un taxi è numerosissimo.
Di questa canzone esiste una versione con sottotitoli in inglese ma è la prima volta che si tenta una traduzione in italiano (con tutte le difficoltà del caso visto che il testo, come è facile capire, è pieno di doppi sensi e giochi di parole). Non la pubblichiamo per scoraggiarvi ma, anzi, per incoraggiarvi e farvi capire che apprendere il castigliano è una meravigliosa e divertentissima avventura.
¡Que difícil es hablar el español!
(Che difficile è parlare lo spagnolo)
TESTO IN SPAGNOLO | TRADUZIONE IN ITALIANO (con spiegazioni) |
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Yo viaje por distinto países,
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Io viaggiai in diversi paesi,
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Desde México fui a Patagonia, y en España unos años viví, me esforcé por hablar el idioma, pero yo nunca lo conseguí…
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Dal Messico andai in Patagonia, e in Spagna alcuni anni vissi. Mi sforzai di parlare la lingua, però non ci riuscii mai…
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Que difícil es hablar el español, porque todo lo que dices tiene otra definición. Que difícil entender el español, si lo aprendes, no te muevas de región!
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Che difficile è parlare lo spagnolo, perché tutto quel che dici ha un altro significato. Che difficile capire lo spagnolo, se lo impari non muoverti di regione!
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Que difícil es hablar el español, porque todo lo que dices tiene otra definición. Que difícil es hablar el español, Yo ya me doy por vencido “para mi país me voy.”
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Che difficile è parlare lo spagnolo, perché tutto quel che dici ha un altro significato. Che difficile è capire lo spagnolo, io mi arrendo “me ne ritorno al mio paese”.
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Yo estudiaba el castellano cuando hacia la secundaria, de excursión de promoción nos fuimos para las Islas Canarias. |
Io studiavo il castigliano quando facevo le medie, in gita scolastica andammo alle Isole Canarie.
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En el viaje comprendí que de español no sabía nada, y decidí estudiar filología hispana en Salamanca.
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Durante il viaggio compresi che di spagnolo son sapevo niente, e decisi di studiare filologia spagnola a Salamanca.
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Terminada la carrera yo viajé a Ciudad de México, sentía que necesitaba enriquecer mi léxico.
Muy pronto vi que con el español tenía una tara,
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Presa la laurea viaggiai a Città del Messico, sentivo di aver bisogno di arricchire il mio lessico.
Subito vidi che con lo spagnolo ero negato, (altra città del Messico)
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Cuatro meses en Bolivia, un post grado en Costa Rica, y unos cursos de lectura con un profesor de Cuba. |
Quattro mesi in Bolivia, una post laurea in Costa Rica, e alcuni mesi di letture con un professore di Cuba.
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Tanto estudio y tanto esfuerzo, y al final tu ya lo ves:
ESTE IDIOMA NO SE ENTIENDE
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Tanto studio e tanto sforzo, e alla fine eccolo qua:
QUESTA LINGUA NON SI INTENDE
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Que difícil es hablar el español, porque todo lo que dices tiene otra definición. Que difícil es hablar el español, yo ya me doy por vencido “para mi país me voy.”
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Che difficile è parlare lo spagnolo, perché tutto quel che dici ha un altro significato Che difficile è capire lo spagnolo, io mi arrendo “me ne ritorno al mio paese”.
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En Venezuela compré con mi plata una camisa de pana, y mis amigos me decían ‘Ese es mi pana, ese es mi pana!’ |
In Venezuela comprai con i miei soldi una camicia di pana e i miei amici mi dicevano “questo è mi pana, questo è mi pana! (la pana è un tessuto di velluto a coste ma significa anche “amico”), |
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Y en Colombia el porro es un ritmo alegre que se canta, pero todos me miran mal cuando yo digo que me encanta.
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E in Colombia il porro è un ritmo allegro che si canta, ma tutti mi guardano male quando dico che mi piace moltissimo. (porro in Spagna è una canna di marijuana)
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Los chilenos dicen cuando hay algo lejos “que esta a la chucha”, y en Colombia el mal olor de las axilas “es la chucha”, mientras tanto en Uruguay a ese olor le dicen ‘chivo’, y el diccionario define al chivo como a una ‘cabra con barbuchas’.
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I cileni dicono quando qualcosa è lontano che sta alla “chucha” ma in Colombia il cattivo odore delle ascelle è “la chucha” , intanto in Uruguay a questo odore lo chiamano “chivo” e il dizionario definisce il chivo come una “capra barbuta”.
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Y cambiando una vocal la palabra queda “chucho”, y “chucho” es un perrito en Salvador y Guatemala. Y en Honduras es tacaño, y a Jesús le dicen Chucho. |
E cambiando una vocale la parola diventa “chucho”, e “chucho” è un cagnolino in Salvador e Guatemala. mentre in Honduras è taccagno, e a Jesús (nome di persona) lo soprannominano Chucho.
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¿Con tantas definiciones, como se usa esa puta palabra!?
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Con tante definizioni come si usa questa maledatta parola?
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Chucho es frío en Argentina, Chucho en Chile es una cárcel, Chucho en México si hay alguien, con el don de ser muy hábil.
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Chucho è freddo in Argentina, Chucho in Cile è un carcere, Chucho in Messico è qualcuno con il dono di essere molto abile.
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El chucho de Chucho es un chucho ladrando, y por chucho a Chucho lo echaron al chucho, el Chucho era frío y lo agarró un chucho -“Que chucho”- decía, -“extraño a mi chucho”.
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Il chucho (cane) di Chucho (Jesús) è chucho (molto abile) quando abbaia, e per essere chucho (taccagno) a Chucho (Jesús) lo sbatterono al chucho (in carcere), el Chucho (carcere) era freddo e si prese un chucho (raffreddore) -“Che chucho (freddo)” diceva, -“mi manca mi chucho (il cagnolino)”.
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Que difícil es hablar el español, porque todo lo que dices tiene otra definición. Que difícil entender el español, yo ya me doy por vencido “para mi país me voy.”
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Che difficile è parlare lo spagnolo, perché tutto quel che dici ha un altro significato Che difficile è capire lo spagnolo, io mi arrendo “me ne ritorno al mio paese”.
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Comencé por aprender los nombres de los alimentos, pero fríjol es ‘poroto’ y ‘habichuela’ al mismo tiempo. |
Cominciai ad imparare i nomi degli alimenti, pero frijol (fagiolo) si chiama ‘poroto’ e ‘habichuela’ allo stesso tempo.
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Y aunque estaba confundido con lo que comía en la mesa, de algo yo estaba seguro, un ‘strawberry‘ es una fresa.
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Ma anche se ero confuso con quello che mangiavo a tavola, di qualcosa ero sicuro, un ‘strawberry’ è una fresa (fragola).
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Y que sorpresa cuando en México a mí me dijeron ‘fresa’ por tener ropa de Armani y pedir un buen vino en la mesa.
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Che sorpresa quando in Messico mi chiamarono fresa per indossare vestiti di Armani e ordinare un buon vino a tavola. (fresa in Messico significa snob)
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Con la misma ropa me dijeron ‘cheto’ en Argentina. -“Cheto es fresa yo pensé”-, y pregunté en el mercado en la esquina: -“Aquí están buenas las chetas?”-, y la cajera se enojó. -“Andate a la re (peep) que te remil parió!”
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Con gli stessi vestiti mi chiamarono ‘cheto’in Argentina. -“Cheto è fragola pensai”-, e chiesi al mercato sotto casa: -“Ci sono qui delle buone ‘chetas’?”-, ma la cassiera si arrabbiò. -“Torna da quella puttxx di tua madre!”
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Y -“Fresas, parce”- me dijo un colombiano mientras vió que yo mareado me sentaba en una silla. | “’Fresas’, amico”- mi disse un colombiano quando vide che confuso mi sedevo su una sedia. (Fresa in colombiano significa “rilassati”)
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-“Hermanito no sea bruto, y apúntese en la mano: en Buenos Aires a la fresa le dicen frutilla”.
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-“Non esasperarti fratello e appuntati sulla mano: a Buenos Aires alla fragola la chiamano frutilla”.
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Ya yo me cansé de pasar por idiota digo lo que a mí me enseñan y nadie entiende ni jota y si “ni jota” no se entiende pues pregunte en Bogotá. Yo me rindo, me abro,
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Mi sono stancato di passare per idiota, ripeto quello che mi insegnano e nessuno capisce ‘ni jota’ (niente) e se “ni jota” non si capisce allora domandi a Bogotá. Mi arrendo, me la batto,
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Un ‘pastel’ es un ‘ponqué’, y un ‘ponqué’ es una ‘torta’ y una ‘torta’ el puñetazo que me dio una española en la boca!
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Un ‘pastel’ (dolce) è un ‘ponqué, e un ponqué è una ‘torta’ E una ‘torta’ è il cazzottone che mi diede sulla bocca una spagnola!
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Ella se veía muy linda caminando por la playa. Yo quería decirle algún piropo para conquistarla. |
Lei era così carina mentre camminava sulla spiaggia. Io volevo farle un complimento per conquistarla.
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Me acerqué y le dije lo primero que se me ocurrió. Se volteó, me gritó, me escupió y me cacheteó! -‘Capullo’- yo le dije, porque estaba muy bonita. |
Mi avvicinai e le dissi la prima cosa che mi venne in mente. Si voltò, mi gridò, mi sputò e mi schiaffeggiò! -‘Capullo’– io le avevo detto, perché era molto bella
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¿E si capullo es un insulto, quien me explica la maldita cancioncita?
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E se capullo è un insulto, chi mi spiega la maledetta canzoncina?
(capullo significa “bocciolo” ma in Spagna è un insulto equivalente al nostro “coglione”)
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Lindo capullo de alelí, si tú supieras mi dolor, correspondieras a mi amor, y calmaras mi sufri fri fri fri)
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Bel bocciolo di violacciocca, se tu conoscessi il mio dolore, corrisponderesti al mio amore, e calmeresti la mia soffere fre fre
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Sufrimiento es lo que yo tengo, y por más que yo me esfuerzo yo a ti nunca te comprendo. Ya no sé lo que hay que hacer, para hacerse entender, y la plata de mis clases no quisieron devolver.
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Sofferenza questo è quello che io sento, e per quanto io mi sforzi non ti comprendo. Non so più che fare, per riuscire a farmi capire, e i soldi delle mie lezioni non me li vogliono restituire.
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Que difícil es hablar el español, porque todo lo que dices tiene otra definición. Que difícil entender el español, Yo ya me doy por vencido “para mi planeta me voy.”
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Che difficile è parlare lo spagnolo, perché tutto quel che dici ha un’altro significato. Che difficile è parlare lo spagnolo, Io mi arrendo “me ne torno al mio pianeta”.
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En España al líquido que suelta la carne la gente le dice ‘jugo’, Por otro lado en España al jugo de frutas la gente le dice ‘zumo’. Me dijeron también que el sumo pontífice manda en la religión,
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In Spagna al liquido che caccia la carne la gente lo chiama ‘jugo’ (succo), dall’altro lato, in Spagna, al succo della frutta la gente lo chiama ‘zumo’ (succo uguale). Mi dissero anche che il sumo (sommo) pontefice comanda la religione,
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Conocí a una andaluza, se llamaba Concepción Su marido le decía “Concha de mi corazón”.
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Conobbi un’andalusa, si chiamava Concepción Suo marito le diceva “Concha del mio cuore”. (Concha in Spagna è il diminutivo di Concepción)
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-“Vámonos para Argentina, le dije en una ocasión”. -“Yo lo siento pero si me dices ‘concha’ creo que allá mejor no voy.” -“Pero Concha que te pasa, si es un muy lindo país, hay incluso el que compara Buenos Aires con Paris.” -“De mi apodo allá se burlan de la forma más mugrienta y siempre hay cada pervertido que de paso se calienta”.
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-“Andiamocene in Argentina, le dissi una volta”. -“Mi dispiace però se mi chiami ‘concha’ credo che meglio che li non venga.” -“Ma Concha che ti succede, se è un paese tanto bello, c’è perfino chi paragona Buenos Aires con Parigi.” -“Del mio soprannome li si burlano nella forma più sconcia E c’è sempre un pervertito che di conseguenza si eccita”. (concha in Argentina è la vagina)
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Y con tantos anglicismos todo es más complicado si traduces textualmente no tienen significado:
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E con tanti anglicismi tutto è più complicato se li traduci letteralmente non hanno senso:
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-“I will call you back”-, te diría cualquier gringo, -“Yo te llamo pa trá”-, te dicen en Puelto Rico!
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-“I will call you back”-, ti direbbe qualsiasi gringo, -“io ti chiamo da dietro”- Ti dicono a Puerto Rico!
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Y ‘ojos’ es ‘eyes’, ‘ice’ es ‘hielo’, ‘yellow’ el color de la yema del huevo! ‘Oso’ es ‘bear’, y ‘ver’ es ‘see’, ‘Si’ es una nota que en inglés es ‘B’…
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‘Occhi’ è ‘eyes’, ‘ice’ è ‘hielo’, ‘yellow’ è il colore del tuorlo dell’uovo! ‘Orso’ è ‘bear’, e ‘ver’ è ‘see’, ‘Si’ è una nota che in inglese è ‘B’…
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Y aparte ‘B’ es una ‘abeja’ y también es ‘ser’, y ‘Sir’ Michael le decía a mi profe de inglés. |
E a parte ‘Bee’ è una ape e anche è ‘ser”, e ‘Sir’ Michael chiamavo al mio prof di inglese.
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Y el que cuida tu edificio es un ‘guachiman,’ y con los chicos de tu barrio sales a ‘hanguear’. Y la glorieta es un ‘romboy’, y te vistes con ‘overol’.
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E chi cura il tuo edificio è un ‘guachiman’, e con i ragazzi del quartiere esce a ‘hanguear’. E la rotonda è un ‘romboy’, e ti vesti con ‘overol’. (vigilante, festeggiare, rotonda, tuta da lavoro)
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¿¡Porqué tiene que ser tan difícil saber cómo diablos hablar español!?!?
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Perché deve essere così difficile capire come diavolo parlare spagnolo?!?!
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No es que no quiera, perdí la paciencia la ciencia de este idioma no me entra en la consciencia! Yo creía que cargando un diccionario en mi mochila, y anotando en un diario todas las palabras que durante el día aprendía, y leyendo, viajando, charlando, estudiando y haciendo amigos en cada esquina y probando todo tipo de comida y comprando enciclopedias y antologías,
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Non è che volessi, ma persi la pazienza la scienza di questa lingua non mi entra nella coscienza! Io credevo che portando un dizionario nel mio zaino, e annotando in un diario tutte le parole che apprendevo durante il giorno, e leggendo, viaggiando, parlando, studiando e conoscendo amici in ogni angolo e provando ogni tipo di cibo e comprando enciclopedie e antologie,
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YO PENSE QUE APRENDERÍA Y QUE CON FE LO LOGRARÍA MIS ESFUERZOS FUERON EN VANO!!!! Yo creía que hablaría el castellano pero YA NO (no no no no)…
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IO PENSAVOI CHE AVREI IMPARATO E CHE CON FEDE SAREI RIUSCITO MA MIEI SFORZI FURONO VANI!!!! Io credevo che sarei riuscito a parlare il castigliano pero NO (no no no no)…
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Que difícil es hablar el español, porque todo lo que dices tiene otra definición
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Che difficile è parlare lo spagnolo, perché tutto quel che dici ha un altro significato
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“En Chile polla es una apuesta colectiva, en cambio en España es el pene. Alguna gente en México al pene le dice pitillo, y pitillo en España es un cigarrillo y en Venezuela un cilindro de plástico para tomar las bebidas. El mismo cilindro en Bolivia se conoce como pajita, pero pajita en algunos países significa masturbacioncita, y masturbación en México puede decirse chaqueta, que a la vez es una especie de abrigo en Colombia, país en el que a propósito una gorra con visera es una cachucha, y cachucha en Argentina es una vagina, pero allá a la Vagina también le dicen Concha, y Conchudo en Colombia es alguien descarado o alguien fresco, y un fresco en Cuba es un irrespetuoso!
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“In Cile ‘polla’ è una lotteria, in cambio in Spagna è il pene. Certa gente in Messico al pene lo chiama ‘pitillo’, e pitillo in spagna è una sigaretta e in Venezuela un cilindro di plastica per bere. Lo stesso cilindro in Bolivia si conosce come ‘pajita’, però pajita in alcuni paesi significa “ piccola masturbazione”, e masturbazione in Messico si può dire ‘chaqueta’, che allo stesso tempo è una specie di cappotto in Colombia, paese in cui, a proposito, un berretto con visiera è una ‘cachucha’,e cachucha in Argentina è la vagina, però li alla vagina la chiamano anche Concha, e Conchudo in Colombia è una persona sfacciata o disinibita, e un fresco a Cuba è un maleducato!
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YA ESTOY MAMADO!”
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MI SENTO GIÀ ‘MAMADO’!
(‘mamado’ ha molti significati diversi)
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-“Pero ‘mamado’ de qué? Mamado de borracho? Mamado de chupeteado? Mamado de harto?
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-“Però ‘mamado’ di che? Mamado di ubriaco? Mamado di succhiato? Mamado di stufo?
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…This is exhausting…”
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…This is exhausting…”
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Yo ya me doy por vencido, Para mi país me voy!!!
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Io già mi do per vinto, me ne ritorno al mio paese!!!
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